Buongiorno!
Io sono Eugenio Radin e questa è la newsletter in cui parlo di filosofia e argomentazione e in cui vi tengo aggiornati sui miei progetti divulgativi!
In caso ancora non lo sapessi: HO REGISTRATO UN PODCAST!!! Si chiama “La Voce del Serpente” ed è prodotto da 4books. Oggi vorrei rispondere a qualche domanda che riguarda questo contenuto!
Perché un podcast?
Perché un podcast è un ottimo strumento di divulgazione, che può essere fruito con più facilità rispetto a una newsletter o a un video. Io stesso ascolto diversi podcast finché sono in macchina, finché svolgo le faccende di casa, finché passeggio, ecc.
E poi, diciamolo: è un ottimo modo per raccontare storie in modo coinvolgente e interessante.
Storie? Ma il tuo non era un podcast di argomentazione?
Sì, ma non solo!
Cosa si racconta?
Nel corso delle puntate de “La Voce del Serpente”, infatti, si parla di diverse cose. Nello specifico, la struttura generale sarà questa:
Puntata introduttiva: perché l’argomentazione è importante? Cos’è una fallacia? In che modo la buona comunicazione può costruire civiltà?
Fallacie e advertising: dove racconterò come funzionava la vendita delle sigarette nel secondo dopoguerra, mostrando gli sgambetti retorici che si celano dietro a diversi claim pubblicitari.
Fallacie e alimentazione: dove spiegherò perché per molti secoli non si siano mangiate le patate e perché il pomodoro ponga un’importante questione comunicativa.
Fallacie e politica: dove racconterò la famosissima campagna elettorale delle elezioni americane del 2008, mostrando come anche i migliori comunicatori cadano spesso in tentazioni fallaci.
Fallacie e complotti: dove parlerò di Terra piatta, Terra tonda e degli inganni della ragione che si nascondo dietro a molte teorie cospirazioniste.
Fallacie e ambiente: dove ci focalizzeremo sulle ragioni degli ambientalisti, mostrando come possa essere pericoloso ricorrere alla cattiva retorica quando si parla di questioni che riguardano il bene comune.
Fallacie e filosofia: qui partiremo da Woody Allen e arriveremo a Wittgenstein, per notare come anche gli ambienti intellettuali non siano immuni dalla cattiva argomentazione.
Puntata conclusiva: in cui avremo modo di riflettere su quanto detto e su come le fallacie non siano l’unico strumento con cui valutare il discorso del nostro interlocutore.
Dove?
Solo su 4books! Puoi andare sul sito o scaricare l’app su smartphone per ascoltare “La Voce del Serpente” e tanti altri contenuti originali tra podcast, notizie, audiolibri e riassunti efficaci per ripassare o per avere un primo approccio a un argomento che ti sembra interessante.
Certo, 4books è a pagamento. Ed è in questo modo che riesce ad avere al suo interno contenuti di qualità. Ma grazie al mio link hai diritto a 30 giorni di ascolto gratuito e ad un notevole sconto sull’abbonamento annuale!
Quando?
Ogni venerdì uscirà una nuova puntata! Le prime due sono già disponibili per l’ascolto, la terza uscirà domani e le successive nelle prossime settimane!
Perché questo titolo?
Già più di qualcuno mi ha chiesto perché proprio “La Voce del Serpente”. Il motivo è ben spiegato nella prima puntata, ma ve lo riassumo anche qui:
quando pensiamo alla cattiva argomentazione, ci vengono subito in mente i nostri politici, i talk show televisivi, i social network e il dibattito pubblico contemporaneo. Ma la verità è che questo problema affligge l’umanità dalla notte dei tempi. Potremmo dire che la retorica dannosa è nata assieme al linguaggio e ha sempre rappresentato una tentazione in ogni ambiente comunicativo.
Storia, miti e religioni hanno diversi esempi archetipici di ciò: pensate al canto delle sirene, che svia Odisseo dal suo viaggio verso casa. Ma l’archetipo più importante è senz’altro quello che compare nel libro della Genesi: la voce del serpente che tenta Adamo ed Eva, persuadendoli ad andare contro il volere di Dio (ovvero contro a ciò che, per lo meno all’interno di quel racconto, rappresenta il Bene e il Giusto).
Non è interessante che la seconda voce che compare nelle Scritture (la prima è quella di Dio stesso) sia proprio una rappresentazione della tentazione retorica?
Qui non ci interessano le escatologie cristiane o le implicazioni religiose e morali di ciò. Ho scelto di prendere questo racconto come primissimo esempio di cattiva argomentazione, per mostrare come, da quel momento in poi, la voce del serpente non abbia mai smesso di tentare i nostri dibattiti.
Riconoscerla è il miglior modo per combatterla. E un buon modo per imparare a riconoscerla è ascoltare il mio podcast (oltre a seguirmi sui profili social e iscriversi a questa newsletter!)
Chiaramente il consiglio di oggi è proprio “La Voce del Serpente”, ma visto che parliamo di podcast, vi suggerisco altri tre prodotti che sto ascoltando in questo periodo, nella speranza che possano essere una fruttuosa compagnia anche per i vostri viaggi in macchina!
Daily Cogito
Se vi piace la filosofia conoscerete Rick DuFer. Anche se non sono sempre d’accordo con ciò che dice (e meno male! Spero che nemmeno voi lo siate sempre con me) o con i modi con cui lo dice, credo sinceramente che il suo sia un ottimo prodotto di divulgazione e spesso mi ascolto qualche puntata.
Chiedilo a Barbero
Diciamo la verità: tutti aspettavamo il podcast originale di Barbero. Ora che esiste, non me ne perdo una puntata. Anche se trovo che ultimamente il noto storico abbia avuto diversi scivoloni (soprattutto quando si mette a parlare di attualità), resterei ad ascoltarlo per ore quando parla di ciò che conosce, con la professionalità dello storico distaccato.
Indagini
Ho sempre odiato i programmi come “Chi l’ha Visto”, il voyeurismo macabro o il feticismo per la cronaca nera. Ma “Indagini” lo definirei piuttosto un podcast di non-fiction, i cui nobili eredi sono romanzi come “A sangue freddo” e “l’Avversario”. Prende come un thriller e dà diversi spunti di riflessione su come la cattiva comunicazione di media e giornalisti possa portare a pesanti conseguenze sulla vita delle persone.
Buon ascolto! Ci rileggiamo presto!