Ciao, sono Eugenio Radin e questa รจ la newsletter in cui parlo di filosofia e argomentazione: uno strumento per pensare e per salvarsi dal naufragio. E se sei convinto di saper giร controllare i tuoi pensieri, senza bisogno di aiuto, beh, oggi ti mostrerรฒ che ti stai sbagliando.
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Lava i tuoi peccati!
Cโรจ uno studio, pubblicato nel 2006 su Science, che vi voglio assolutamente raccontare. In primis perchรฉ, in generale, adoro gli esperimenti di psicologia, e poi perchรฉ questo caso particolare ci offre un grande insegnamento sul modo in cui prendiamo le nostre decisioni quotidiane (per chi fosse interessato, potete leggere lo studio completo da qui).
Eccovi un breve riassunto: ai partecipanti allโesperimento รจ stato chiesto, prima di tutto, di ricordare e di raccontare un proprio gesto immorale compiuto in passato - un comportamento scorretto che avevano tenuto nei confronti di qualcun altro.
Ad ognuno di essi veniva richiesto di spiegare nei dettagli il fattaccio, descrivendo come si erano sentiti e le emozioni che avevano provato (si sa: gli psicologi a volte sono un poโ sadici, ma ci piace cosรฌ).
Metร dei partecipanti, venivano poi invitati a lavarsi le mani. Un fatto innocuo ma, in realtร , di fondamentale importanza per la buona riuscita del test.
A questo punto il loro compito sembrava terminato: i volontari venivano fatti accomodare fuori dalla sala, li si ringraziava per aver preso parte allo studioโฆ i soliti convenevoli. Ma รจ proprio allora che (a loro insaputa) avveniva il test vero e proprio. Con una perfetta mossa alla Tenente Colombo, gli psicologi rivolgevano unโultimissima domanda alle loro prede - una questione apparentemente laterale, senza interessi nascosti: chiedevano loro se fossero disposte a prendere parte a uno studio futuro, senza perรฒ essere pagate, come favore verso uno studente in una brutta situazione.
Il risultato รจ incredibile: tra coloro che si erano lavati le mani, solo il 41% delle persone ha accettato di prestarsi a questo gesto di beneficienza. Tra coloro che non si erano lavati le mani, ha accettato piรน del 74% delle persone!
Come lo si spiega?
Effetto Lady Macbeth
ร famosissima la scena del Macbeth di Shakespeare in cui Lady Macbeth, ossessionata dal senso di colpa per aver spinto il marito ad assassinare il Re, vaga nella notte cercando di lavarsi le mani, che immagina sporche del sangue del sovrano.
Come scrivevo anche nella scorsa newsletter, il gesto di lavarsi le mani รจ, in molte culture, metafora del lavare i propri peccati - del ripulire la propria coscienza. Pensate per esempio a Ponzio Pilato nei Vangeli. Questa metafora รจ cosรฌ presente nella nostra quotidianitร , lโabbiamo utilizzata cosรฌ tante volte, che abbiamo finito per interiorizzata: il nostro subconscio, cioรจ, associa automaticamente il gesto di lavarsi le mani al concetto di purificazione (anche se a volte in modo del tutto inconsapevole).
Nellโesperimento descritto poco fa, si sfrutta proprio โlโeffetto Lady Macbethโ: lโinconscio di chi si era lavato le mani, in maniera del tutto istintiva, aveva โripulitoโ la colpa che era appena stata raccontata. Per loro era acqua passata! Chi non si era lavato le mani, invece, non aveva avuto la possibilitร di effettuare quella rimozione e, nel momento in cui gli รจ stata prospettata la possibilitร di compiere un atto di beneficienza, sentendosi ancora in colpa per lโingiustizia appena ricordata, ha accettato di redimersi.
Incredibile, vero?
Le nostre azioni sono spesso condizionate
Questo esperimento ci insegna una cosa:
che spesso (molto piรน spesso di quanto immaginiamo) azioni che pensiamo di compiere liberamente, sono in veritร influenzate da altri fatti, informazioni o azioni che abbiamo vissuto in precedenza.
Oltre a quello che vi ho raccontato, ci sono molti altri esperimenti che dimostrano quanto affermo. In una ricerca del 2003, ad esempio, si mostra come visualizzare immagini legate al mondo del business aumenti la nostra competitivitร nei rapporti economici con gli altri. In un altro studio, in cui ai partecipanti venivano mostrate (solo mostrate!) bevande sportive o bottiglie dโacqua, si รจ notato che chi osservava le bevande sportive dimostrava poi una maggiore resistenza fisica.
Tutto ciรฒ puรฒ sembrare spiazzante, ma la cosa ancora piรน spiazzante, a parer mio, รจ che non siamo affatto consapevoli di questi meccanismi che costantemente influenzano nostro cervello.
Nellโesperimento legato al mondo del business, per esempio, veniva chiesto ai partecipanti di spiegare come mai avessero messo in atto atteggiamenti economicamente competitivi. Tutti hanno dato la propria interpretazione, cercando di razionalizzare ex-post il proprio comportamento, ma nessuno ha individuato come causa il fatto di aver visualizzato determinate immagini. Eppure il confronto con il gruppo di controllo parlava chiaro: la causa non poteva essere che quella!
In gergo tecnico questo si chiama effetto priming e tutti noi ne siamo vittime, spesso inconsapevoli.
Beh, non proprio tuttiโฆ
Gradisce, monsieur? No, dankeschen!
Vi siete mai chiesti perchรฉ, nei supermercati, il reparto dei vini รจ diverso da tutti gli altri? Fateci caso, la prossima volta che vi capita: gli scaffali sono piรน eleganti, il pavimento a volte รจ in finto legno, la musica รจ piรน raffinata. Perchรฉ? Perchรฉ il reparto marketing del suddetto supermercato sta sfruttando proprio lโeffetto priming per invogliarvi ad acquistare il vino!
Inconsapevolmente, quellโambiente piรน lussuoso vi renderร piรน predisposti ad acquistare una merce piรน lussuosa, come una bottiglia di vino.
Siete titubanti? Eppure, anche su questo sono stati fatti degli studi. Nel reparto vini di alcuni supermercati รจ stata fatta ascoltare, a giorni alterni, musica francese e musica tedesca. E indovinate qual รจ stato il risultato? Nei giorni in cui venivano riprodotti brani francesi, si vendevano piรน vini francesi; nei giorni in cui si ascoltava musica tedesca i clienti erano piรน disposti verso i vini tedeschi (ndr: quale sia la qualitร dei vini tedeschi, poi, รจ un dato a me del tutto ignoto).
Il neuromarketing sfrutta spesso il meccanismo del priming, cosรฌ come lo sfruttano i politici, i media e moltissimi altri attori sociali il cui scopo รจ proprio quello di orientare le nostre decisioni nella direzione a loro piรน favorevole.
E noi? Beh, noi non possiamo evitarlo perchรฉ, come abbiamo detto, questo meccanismo รจ per lo piรน inconscio. Perรฒ possiamo prevenirlo. In che modo? Anzitutto conoscendo questi bias. In secondo luogo, ragionando a posteriori sulle nostre scelte, cercando di non essere troppo impulsivi e domandandoci, ogni volta che prendiamo una decisione importante, non tanto se ci siano, ma quali siano gli elementi di priming che stanno influenzando il nostro comportamento.
Grazie per avermi letto fin qui, se vuoi puoi farmi sapere che ne pensi rispondendo a questa mail: leggerรฒ con piacere il tuo commento. Ricordati anche, se giร non lโhai fatto, di iscriverti alla newsletter per non perderti le prossime uscite!
Lโestate per me รจ la stagione in cui ci si dedica a letture un poโ piรน leggere. Non sono certo che tutti concorderebbero nel definire Il tempo degli stregoni una lettura leggera, perchรฉ รจ pur sempre un libro in cui si parla di filosofia del Novecento.
Ma il modo in cui questo racconto viene portato avanti lo rende entusiasmante e di semplice lettura. Qui vengono raccontate le vite (e le idee) di quattro tra i piรน importanti pensatori di inizio secolo: Heidegger, Wittgenstein, Cassirer e Benjamin. Personalitร filosofiche molto diverse ma che hanno dato un enorme contributo allo sviluppo del pensiero successivo.
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