Ciao Eugenio, ho trovato molto interessante la tua metodologia, soprattutto per quanto riguarda l'indicatore di convinzione espresso sulla propria posizione. In effetti, quando sei chiamato a valutare la tua posizione difficilmente darai un 10 (a meno che non sia un fanatico estremista) e questo già apre una possibilità di autocritica, se opportunamente stimolata. Mi domando però quanto abbia contato il dislivello di posizione fra te e il tuo interlocutore. Lui ti seguiva, sicuramente avrà trovato già interessante quanto tu proponi, il tuo modo di argomentare e presentare le questioni. Ma se foste stati allo stesso livello, due persone sconosciute incontratesi per caso? Sarebbe stato lo stesso? P.S. ho acquistato il tuo volume Argomentare Whatson! e lo sto leggendo la sera ai mei due figli di 14 e 11 anni. Mia figlia cerca di sfuggire alla "tortura" (però alla fine mi chiede il riassunto della fallacia), mio figlio segue di più (anche perché ama Sherlock :-)). E' veramente molto interessante e ben fatto. E supera tutto sommato anche la prova più ardua: l'attenzione a brevissimo termine di due adolescenti!!!!! Complimenti
grazie mille intanto per la stima e per lo sforzo compiuto con i figli ahahah! 😁
Venendo al punto: sicuramente sarebbe stato diverso e più difficile, ma non credo sarebbe stato impossibile. Alcune tecniche come il "deep canvassing" hanno mostrato che è possibile far cambiare idea anche a persone piuttosto radicalizzate e lontane da noi.
oltre al film aggiungerei anche il libro che immagino abbia in parte ispirato l'articolo della newsletter, e cioè "Come si cambia idea" di David McRaney. Libro che ho divorato in un paio di settimane grazie proprio ad un tuo suggerimento su Instagram.
Ho trovato molto utile l'aver riportato un tuo caso pratico perché mi ha aiutato meglio a capire i concetti principali immedesimandomi nel dialogo.
Grazie ancoro per il lavoro che fai e il bel libro che hai scritto.
Trovo l articolo interessante ma credo che tutto questo sia stato possibile per motivi prima di tutto emotivi. Mi spiego:
-M. È probabilmente una persona con qualche incrinazione sulla fiducia nelle sue opinioni
(È troppo facile il suo cambio di opinione, si pone in modo fin troppo modesto e sa di non sapere , va' anche un po' contro se stesso. Praticamente per me è come se ti avesse dato le chiavi di casa e avesse detto "tieni caro")
- tu sei già dal principio su una posizione superiore a lui, nel senso che M. Ti garantisce a priori lo status di persona sapiente che ne sa più di lui.
- M. Si fida comunque di te. (Direi a buona ragione comunque. Anche io mi fido di te perché divulghi e sveli le tecniche e i meccanismi della retorica come anche in questo caso. Così M può sempre capire cos' è successo.)
Questo è un punto di partenza importante quando si vuole insegnare o si vuole fare cambiare idea a qualcuno
Se non mi fido o non ti attribuisco un qualche tipo di sapienza non ti ascolto , o per lo meno ti remo contro.
Muoverei una critica comunque
Per quanto io sia ingenuo alla tua terza domanda " che valutazione dai alla tua convinzione" mi sarei fatto qualche domanda
1) perché un personaggio di Instagram sta continuando a rispondermi?
2) perché mi chiede una valutazione? Sembra un survey per qualche tesi di laurea
Cioè insomma avrei potuto capire il gioco. Certo è più semplice parlare da fuori le situazioni.
Trovo molto interessante il tema, mi appassiona molto avere nuovi spunti di gestione della comunicazione, molto apprezzato!
Grazie mille Sabrina! Consiglio allora di seguire anche la mia pagina instagram "White Whale Cafe" dove ne parlo settimanalmente. 😉
Ciao, sai che hai appena elencato i punti fondamentali del dialogo e del cambiamento in psicoterapia?
Questo sarebbe interessante da approfondire! Grazie
Quando vuoi..un altro aspetto da approfondire sono gli aspetti comuni e le differenze tra fallacie argomentative e Bias cognitivi...
Ciao Eugenio, ho trovato molto interessante la tua metodologia, soprattutto per quanto riguarda l'indicatore di convinzione espresso sulla propria posizione. In effetti, quando sei chiamato a valutare la tua posizione difficilmente darai un 10 (a meno che non sia un fanatico estremista) e questo già apre una possibilità di autocritica, se opportunamente stimolata. Mi domando però quanto abbia contato il dislivello di posizione fra te e il tuo interlocutore. Lui ti seguiva, sicuramente avrà trovato già interessante quanto tu proponi, il tuo modo di argomentare e presentare le questioni. Ma se foste stati allo stesso livello, due persone sconosciute incontratesi per caso? Sarebbe stato lo stesso? P.S. ho acquistato il tuo volume Argomentare Whatson! e lo sto leggendo la sera ai mei due figli di 14 e 11 anni. Mia figlia cerca di sfuggire alla "tortura" (però alla fine mi chiede il riassunto della fallacia), mio figlio segue di più (anche perché ama Sherlock :-)). E' veramente molto interessante e ben fatto. E supera tutto sommato anche la prova più ardua: l'attenzione a brevissimo termine di due adolescenti!!!!! Complimenti
Ciao Stefano,
grazie mille intanto per la stima e per lo sforzo compiuto con i figli ahahah! 😁
Venendo al punto: sicuramente sarebbe stato diverso e più difficile, ma non credo sarebbe stato impossibile. Alcune tecniche come il "deep canvassing" hanno mostrato che è possibile far cambiare idea anche a persone piuttosto radicalizzate e lontane da noi.
Buongiorno Eugenio,
oltre al film aggiungerei anche il libro che immagino abbia in parte ispirato l'articolo della newsletter, e cioè "Come si cambia idea" di David McRaney. Libro che ho divorato in un paio di settimane grazie proprio ad un tuo suggerimento su Instagram.
Ho trovato molto utile l'aver riportato un tuo caso pratico perché mi ha aiutato meglio a capire i concetti principali immedesimandomi nel dialogo.
Grazie ancoro per il lavoro che fai e il bel libro che hai scritto.
Saluti
Buongiorno Davide,
certo, il libro di McRaney è un ottimo spunto di approfondimento.
Grazie mille a te per la stima.
Trovo l articolo interessante ma credo che tutto questo sia stato possibile per motivi prima di tutto emotivi. Mi spiego:
-M. È probabilmente una persona con qualche incrinazione sulla fiducia nelle sue opinioni
(È troppo facile il suo cambio di opinione, si pone in modo fin troppo modesto e sa di non sapere , va' anche un po' contro se stesso. Praticamente per me è come se ti avesse dato le chiavi di casa e avesse detto "tieni caro")
- tu sei già dal principio su una posizione superiore a lui, nel senso che M. Ti garantisce a priori lo status di persona sapiente che ne sa più di lui.
- M. Si fida comunque di te. (Direi a buona ragione comunque. Anche io mi fido di te perché divulghi e sveli le tecniche e i meccanismi della retorica come anche in questo caso. Così M può sempre capire cos' è successo.)
Questo è un punto di partenza importante quando si vuole insegnare o si vuole fare cambiare idea a qualcuno
Se non mi fido o non ti attribuisco un qualche tipo di sapienza non ti ascolto , o per lo meno ti remo contro.
Muoverei una critica comunque
Per quanto io sia ingenuo alla tua terza domanda " che valutazione dai alla tua convinzione" mi sarei fatto qualche domanda
1) perché un personaggio di Instagram sta continuando a rispondermi?
2) perché mi chiede una valutazione? Sembra un survey per qualche tesi di laurea
Cioè insomma avrei potuto capire il gioco. Certo è più semplice parlare da fuori le situazioni.