a parte il piacere di leggere ciò che scrivi in questa tua prima newsletter, trovo buffo farlo mentalmente con la tua voce che sono ormai abituata a sentire in Instagram! Complimenti per la chiarezza con cui parli di un argomento a me sconosciuto, come la Filosofia. Elena
Il pensiero filosofico è qualcosa che mi affascina moltissimo. Come nasce è ben spiegato da te come sempre! Mi trovo in vacanza con la mia famiglia in un piccolo villaggio sulle Dolomiti e potrai immaginare quale delle due posizioni da te descritte corrisponde alla mia naturale inclinazione 🤩 Grazie Eugenio continuò a seguirti! 😍
Ciao Eugenio, davvero complimenti per questo nuovo format. Ho apprezzato sia il contenuto, molto interessante e facile da seguire, sia la forma, chiara e ben strutturata. Si vede che c'è molto lavoro e passione da parte tua dietro quello che fai!
Apprezzo molto il cercare un dialogo con noi: sia perché mi invoglia a riflettere sui contenuti da te proposti, sia perché mi permette di sostenere a mio modo questo tuo bellissimo progetto. Ho studiato tutti gli anni la filosofia al liceo ma grazie a te riesco ad apprezzarla di più!
Anche in psicologia è stata superata la dicotomia tra approcci basati sull'individuo e approcci basati sull'ambiente (contesto). Ad oggi, il comportamento e l'uomo vengono studiati tenendo conto dell'interazione tra caratteristiche individuali e contesto: stare sulla montagna è importante ma non è abbastanza se non si scende mai al porto!
Interessante, sto studiando proprio ora per l'esame di psicologia sociale e ambientale e non avevo pensato di connettere questa riflessione di Eugenio con questo ambito, grazie!
Mi ha colpito molto la frase relativa al punto di partenza invece di guardare a dove si vuole arrivare. Si tende a correre verso una soluzione, una risposta, ad arrivare ma senza in realtà essere consapevoli di quale sia stato il punto di partenza e perché quel punto. Interessante la complementarietà montagna/porto ma quando inizia l'una e quando inizia l'altra?
Il piacere dell'intelligenza, la bellezza (una bellezza molto particolare) della filosofia, il viaggio dentro la cultura e la conoscenza che il tuo approccio implica è sicuramente inebriante e quasi consolatorio. Ma io penso che la differenza la fa via anche il senso di responsabilità che sta dietro al portare avanti un approccio, una "narrazione" (come si usa dire ora) in cui il prendersi cura di ciò che si dice e l'atteggiamento positivamente critico nei confronti di ciò che si ascolta rappresenta qualcosa di ineludibile, di importantissimo e che ci salverà, forse, dal diluvio di idiozie (a volte genuinamente idiote, altre volte apparentemente idiote ma costruite ad arte) che rischia di farci annegare miseramente. Grazie
Grazie Eugenio, sto per andare in pensione e ho proprio bisogno di nuovi spunti per aprirmi a cose diverse e resettare un po’ i pensieri e le cose che ho fatto per tanti anni e da cui penso sia giunto il momento di distaccarmi.
Eugenio grazie per questa prima newsletter, molto azzeccata l'idea di partire dai luoghi del filosofare, che sono anche i modi del farlo. Se Socrate, infatti, pratica la maieutica, dove potrebbe esercitarla se non in mezzo alla gente? Mi piace anche l'idea del consiglio finale, che deve essere assolutamente a 360% comprendendo libri, articoli, video, film, pubblicità, tutto quello che può stimolare la rilfessione.
Solo una cosa mi è venuta in mente: mi è dispiaciuto un po' che il libro proposto non fosse inerente con l'argomento della newsletter (o almeno così mi è parso). Te la butto lì, come consiglio per pensare eventualmente a proposte con cui chi si è interessato all'argomento possa essere invogliato ad approfondirlo!
Ciò però non toglie che qualsiasi consiglio è ben accetto e che implicitamente ci hai consigliato di leggere i testi di Socrate e Nietzsche ☺️ capisco bene che non sempre si può trovare un consiglio di lettura così specifico, soprattutto se le riflessioni sono tue e non sono prese da qualcun'altro!
Per questo argomento mi è venuto in mente il romanzo "Le otto montagne" di Paolo Cognetti: i due amici protagonisti si distinguono proprio per questi due diversi atteggiamenti!
Certo, la mia era una riflessione sul come iniziare a "fare" filosofia, ma dava per scontato il presupposto. Presupposto che secondo Aristotele nasceva dalla meraviglia, una meraviglia che è anche trauma e che è quel sentimento che proviamo di fronte a certe esperienze della vita. 😊
a parte il piacere di leggere ciò che scrivi in questa tua prima newsletter, trovo buffo farlo mentalmente con la tua voce che sono ormai abituata a sentire in Instagram! Complimenti per la chiarezza con cui parli di un argomento a me sconosciuto, come la Filosofia. Elena
Grazie mille Elena! Mi fa piacere che ti sia piaciuta!
Il mio "porto": i miei social network, il luogo dove lavoro, la mia famiglia, i miei amici.
La mia montagna: il mio diario. Credo molto nella "diarioterapia", prima e dopo l'agorà.
Grazie per i tuoi spunti. Una cosa ancora (fil rouge): "Meridiano di sangue" di Cormac McCarthy? Rilancio col "Demone Meridiano" di Albert Camus ☀️
Il pensiero filosofico è qualcosa che mi affascina moltissimo. Come nasce è ben spiegato da te come sempre! Mi trovo in vacanza con la mia famiglia in un piccolo villaggio sulle Dolomiti e potrai immaginare quale delle due posizioni da te descritte corrisponde alla mia naturale inclinazione 🤩 Grazie Eugenio continuò a seguirti! 😍
Grazie mille Tina! Buona vacanza intanto!
Ciao Eugenio, davvero complimenti per questo nuovo format. Ho apprezzato sia il contenuto, molto interessante e facile da seguire, sia la forma, chiara e ben strutturata. Si vede che c'è molto lavoro e passione da parte tua dietro quello che fai!
Apprezzo molto il cercare un dialogo con noi: sia perché mi invoglia a riflettere sui contenuti da te proposti, sia perché mi permette di sostenere a mio modo questo tuo bellissimo progetto. Ho studiato tutti gli anni la filosofia al liceo ma grazie a te riesco ad apprezzarla di più!
Molto interessante anche il consiglio di lettura!
Grazie mille davvero! E grazie per il sostegno!
Anche in psicologia è stata superata la dicotomia tra approcci basati sull'individuo e approcci basati sull'ambiente (contesto). Ad oggi, il comportamento e l'uomo vengono studiati tenendo conto dell'interazione tra caratteristiche individuali e contesto: stare sulla montagna è importante ma non è abbastanza se non si scende mai al porto!
Interessante, sto studiando proprio ora per l'esame di psicologia sociale e ambientale e non avevo pensato di connettere questa riflessione di Eugenio con questo ambito, grazie!
Immensamente grazie.
Mi ha colpito molto la frase relativa al punto di partenza invece di guardare a dove si vuole arrivare. Si tende a correre verso una soluzione, una risposta, ad arrivare ma senza in realtà essere consapevoli di quale sia stato il punto di partenza e perché quel punto. Interessante la complementarietà montagna/porto ma quando inizia l'una e quando inizia l'altra?
Probabilmente, è un po' come chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina. 😉
Il piacere dell'intelligenza, la bellezza (una bellezza molto particolare) della filosofia, il viaggio dentro la cultura e la conoscenza che il tuo approccio implica è sicuramente inebriante e quasi consolatorio. Ma io penso che la differenza la fa via anche il senso di responsabilità che sta dietro al portare avanti un approccio, una "narrazione" (come si usa dire ora) in cui il prendersi cura di ciò che si dice e l'atteggiamento positivamente critico nei confronti di ciò che si ascolta rappresenta qualcosa di ineludibile, di importantissimo e che ci salverà, forse, dal diluvio di idiozie (a volte genuinamente idiote, altre volte apparentemente idiote ma costruite ad arte) che rischia di farci annegare miseramente. Grazie
Grazie Aldo. Sono d'accordo, il pensiero critico (riassumo con questa espressione quello che dici) dovrebbe stare alla base di ogni filosofare.
Ciao Eugenio! complimenti! apprezzo molto i suggerimenti di lettura. A presto.
Grazie Luigi!
Grazie Eugenio, sto per andare in pensione e ho proprio bisogno di nuovi spunti per aprirmi a cose diverse e resettare un po’ i pensieri e le cose che ho fatto per tanti anni e da cui penso sia giunto il momento di distaccarmi.
Grazie mille a te Carlo! Spero che la newsletter possa esserti utile per molti spunti, anche in futuro! Buona pensione.
Eugenio grazie per questa prima newsletter, molto azzeccata l'idea di partire dai luoghi del filosofare, che sono anche i modi del farlo. Se Socrate, infatti, pratica la maieutica, dove potrebbe esercitarla se non in mezzo alla gente? Mi piace anche l'idea del consiglio finale, che deve essere assolutamente a 360% comprendendo libri, articoli, video, film, pubblicità, tutto quello che può stimolare la rilfessione.
Grazie mille a te Stefano! I consigli finali saranno assolutamente a 360% 😎
Ciao felice di ritrovarti anche qui.
Amo la filosofia, e avendola studiata al liceo parecchi anni fa, ti seguo sui social per rinfrescarmi la memoria!
Io penso che ogni contesto sia adatto per formulare un pensiero.
Ma se si vuole approfondire, la montagna è il luogo per eccellenza. Un abbraccio
Ti seguo piacevolmente sui social, ora ti leggo piacevolmente qui. saluti
Solo una cosa mi è venuta in mente: mi è dispiaciuto un po' che il libro proposto non fosse inerente con l'argomento della newsletter (o almeno così mi è parso). Te la butto lì, come consiglio per pensare eventualmente a proposte con cui chi si è interessato all'argomento possa essere invogliato ad approfondirlo!
Ciò però non toglie che qualsiasi consiglio è ben accetto e che implicitamente ci hai consigliato di leggere i testi di Socrate e Nietzsche ☺️ capisco bene che non sempre si può trovare un consiglio di lettura così specifico, soprattutto se le riflessioni sono tue e non sono prese da qualcun'altro!
Per questo argomento mi è venuto in mente il romanzo "Le otto montagne" di Paolo Cognetti: i due amici protagonisti si distinguono proprio per questi due diversi atteggiamenti!
Grazie Giulio per il prezioso contributo.
Certo, la mia era una riflessione sul come iniziare a "fare" filosofia, ma dava per scontato il presupposto. Presupposto che secondo Aristotele nasceva dalla meraviglia, una meraviglia che è anche trauma e che è quel sentimento che proviamo di fronte a certe esperienze della vita. 😊