8 Comments
User's avatar
Lorenzo's avatar

Segnalo la trasmissione dell' ottimo Gianrico Carofiglio "Dilemmi" (disponibile su Raiplay) dove due invitati dibattono su un tema prestabilito secondo le regole che hai riportato nella newsletter. Forse l'unico esempio di dibattito serio in televisione.

Expand full comment
Eugenio Radin's avatar

Che però mi pare non facciano più...

Expand full comment
Adelino Cattani's avatar

Sì, Eugenio, we have a (little) dream. Sogniamo un dibattito che non sia uno scontro gladiatorio ma una “disputa felice” (Bruno Mastroianni dixit). Sogniamo dibattiti in cui la rappresentatività non sia fasulla. Sogniamo un conduttore che non sia un istigatore, ma un arbitro con cartellino giallo e rosso, capace di smascherare discorsi ingannevoli. Dove le fallacie siano corrette e sanzionate, non applaudite. Dove contino le opinioni e non gli opinionisti. Sogniamo di convincere e nel contempo di convivere (Giuramento del Disputator Cortese di “Palestra di Botta e Risposta” dicit).

W chi sa mantenere e far valere le sue convinzioni mantenendo e facendo valere insieme la relazione con l'oppositore.

Di buon auspicio è una documentata e illuminante tesi su "Il talk show politico. Struttura e fallacie indotte", appena presentata e discussa, il 14 aprile 2025, in Università di Siena da Alessandro Pesce, novello Indiana Jones dei cattivi ragionamenti e delle pessime dinamiche discorsive pubbliche, in particolare del pluralismo e della terzietà apparenti.

Expand full comment
Eugenio Radin's avatar

Grazie professore! Forse quel sogno non è così "little", viste le enormi conseguenze positive che può avere.

Expand full comment
Tommaso's avatar

Ciao Eugenio, da tempo guardo i tuoi video su Instagram e oggi mi è venuta voglia di conoscere meglio il tuo pensiero, perciò ho pensato di iniziare da quest'articolo. Sono d'accordo quasi con tutto ciò che hai scritto, la tua analisi è molto acuta ed evidenzia aspetti che tutti i giorni ci troviamo sotto il naso, ma, abituati come siamo, passano inosservati. La cosa con cui non sono d'accordo, o che secondo me andrebbe precisata, è questa: finché, come hai detto tu, i conduttori non assumeranno un ruolo autorevole di garanti della verità, sarà impossibile rispettare il "Giuramento del disputator cortese"; questo, secondo me, perché mentre le opinioni altrui vanno comprese e rispettate, anche se diametralmente opposte alle nostre, la falsità va invece combattuta e spesso con forza: finché le balle entrano nei nostri talk show, non facciamo finta che siano verità con la scusa del rispetto dell'opinione altrui. Chi diffonde argomenti distorti e spesso falsi? A sinistra posso dirti Travaglio, che spesso e volentieri combatte battaglie che io condivido, ma con argomenti emozionanti e accattivanti; a destra posso dirti Mario Sechi. Due dibattenti che apprezzo molto, invece, sono (rispettivamente di destra e di sinistra: Brunella Bolloli e Lucio Caracciolo. Purtroppo, lo share dei primi non è comparabile a quello dei secondi. Sarò contento di essere contraddetto da qualcuno!

Expand full comment
Eugenio Radin's avatar

Ciao Tommaso, e benvenuto in questa newsletter!

Sono perfettamente d'accordo con ciò che dici, infatti ho specificato nell'articolo che le falsità non dovrebbero essere ammesse in un buon dibattito.

Grazie, buona giornata!

Expand full comment
Andrea's avatar

Forse hanno qualche responsabilità anche chi segue i dibattiti televisivi che hai descritto molto bene.

I dibattiti televisivi esistono e sono tanti perché hanno un seguito molto vasto.

Expand full comment
Eugenio Radin's avatar

Certamente: lo spettacolo piace a tutti.

Ma se non si offrono alternative, chiaro che il pubblico guarderà ciò che c'è...

Expand full comment