Nei meandri dell'antropologia, la ciclicità dell'eterno è viva e vegeta nelle comunità etniche fuori dal vecchio continente - in Sud America per esempio, i gruppi etnici come Aokn, Fueginos, Mapuche, Aymara o Quecha per indicarne solo alcuni, usano il solstizio di primavera e d'inverno come vere e proprie celebrazioni, simbolo dell'osmosi natura-essere umano che in questo oroboros/infinito convivo fin dalla notte dei tempi.
Nei meandri dell'antropologia, la ciclicità dell'eterno è viva e vegeta nelle comunità etniche fuori dal vecchio continente - in Sud America per esempio, i gruppi etnici come Aokn, Fueginos, Mapuche, Aymara o Quecha per indicarne solo alcuni, usano il solstizio di primavera e d'inverno come vere e proprie celebrazioni, simbolo dell'osmosi natura-essere umano che in questo oroboros/infinito convivo fin dalla notte dei tempi.