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Maria Grazia's avatar

Hello Mr Radin, mi è piaciuta la ultima newsletter sulla lettura. A proposito di “Stai Zitta” della Murgia, apprezzo il riconoscimento della figura pubblica della Murgia che può dividere le opinioni e il punto che per fare un argomento in favore della parità dei diritti bisogna avere l’evidenza. Quello che mi sorprende però è il suo parere che questo deve essere applicato anche a concetti abbastanza scontati, come la femminilità intesa come costruzione sociale. Se la femminilità fosse puramente biologica ci dovremmo aspettare i suoi tratti in maniera consistente nella storia e tra le culture? La fluidità della idea della femminilità attraverso diverse geografie e epoche dimostra che sia un concetto culturale, non di fatto. Chiedere le prove anche di questo non potrebbe essere eccessivo e indicare un potenziale “prove it again” bias al quale vengono sottoposte molte persone che appartengono a certe minoranze (soprattutto culturali)?

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Anna Rita's avatar

Agatha Christie ha accompagnato la mia (ahimè!) lontanissima adolescenza. Una lettura sempre piacevole.

Il giovane Werther l'ho retto per 3/4 di libro, il finale è lì che mi attende da tempo (prima o poi...). Stucchevole, sì.

Murgia mi piace, la seguivo con interesse, ho letto alcuni suoi libri, ho apprezzato quasi tutti. Stai zitta è sullo scaffale della mia libreria, nello spazio a lei dedicato, in attesa che arrivi il suo turno di essere letto. Vedremo.

Spinta e incoraggiata dalle recenti polemiche, leggerò Il manifesto di Ventotene, soprattutto per colmare l'ennesimo buco della mia profonda ignoranza.

Grazie per gli spunti di riflessione! È sempre un piacere ascoltarti e leggerti.

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